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Il termine chinesiologia è dato dall’unione tra “kenin” e “logos” che in greco significano muovere e parola. I chinesiologi associano la scienza della struttura del corpo, detta anatomia, alla fisiologia e cioè alla scienza del funzionamento del corpo. Questa unione dà vita alla scienza del movimento del corpo. La chinesiologia è nata con Aristotele, i cui trattati hanno descritto per la prima volta le azioni dei muscoli, sottoposte ad un’analisi geometrica.
La kinesiologia è la scienza dell’attivazione muscolare che si basa su test muscolari per determinare il tipo di trattamento occorrente e la sua efficacia. Grazie ai test muscolari sappiamo qual’è l’area nella quale è necessario intervenire. La teoria chinesiologia sostiene che la salute viene dall’interno. Il chinesiologo crede che l’intelligenza innata, che governa il corpo,sia collegata all’intelligenza universale, che governa il mondo. Ciascun individuo è in rapporto con quest’ultima tramite il sistema nervoso. Il chinesiologo opererà in particolare sulla spina dorsale, cercando di agevolare questa comunicazione in modo da migliorare il funzionamento del corpo. Palmer fu il primo uomo che si servì delle apofisi spinose e trasverse delle vertebre come leve per correggere la postura: dal 1895 la chiropratica si è sviluppata da questa premessa. Bennett e De Jarnette furono i pionieri dell’uso dei riflessi: essi mostrarono come l’attivazione di certe aree della pelle, con un massaggio profondo o con un tocco leggero, possa indurre i muscoli a muovere le ossa. George Goodheart, all’inizio degli anni '60, trovò che la tensione e la contrazione di un muscolo può essere causata dalla debolezza di un muscolo del lato opposto. Anziché lavorare sul muscolo teso bisogna rafforzare quello opposto. La Kinesiologia applicata, la scienza dell’attivazione muscolare, si serve dei test per determinare il tipo di trattamento occorrente e la sua efficacia. L’intervento mira a riprodurre l’equilibrio muscolare, essenziale per una buona salute e per una buona postura. Non curiamo un organo in quanto tale, una malattia o un sintomo: curiamo l’intera persona. Il controllo delle funzioni muscolari è uno dei metodi più efficaci per valutare l’equilibrio strutturale del corpo. In questo metodo d’analisi la nostra attenzione si concentra sui muscoli. Per bilanciare la muscolatura in modo efficace dobbiamo in primo luogo individuare le debolezze in rapporto con i sintomi e con le caratteristiche posturali presenti. Le tecniche di bilanciamento contribuiscono, inoltre, a creare nella persona una maggiore consapevolezza corporea complessiva. Bisogna confrontare un muscolo forte con un muscolo debole nella stessa persona. È la differenza relativa, lo squilibrio rispetto alla condizione muscolare complessiva che definisce lo stato di salute. Se la persona sottoposta al test ha grande forza fisica, può essere difficile valutare la differenza relativa; in questo caso, anche il più lieve cedimento va considerato come indice di debolezza muscolare. I test muscolari assolvono diverse funzioni: in primo luogo ci indicano l’area in cui è necessario intervenire. Essi costituiscono anche una parte integrante della cura. È necessario ripetere il test dopo il trattamento per due ragioni: per controllarne l’efficacia e per usare il muscolo che ha appena acquisito una maggiore forza. I muscoli sono responsabili del mantenimento dell’equilibrio strutturale normale. L’applicazione della kinesiologia serve a restaurare il flusso energetico, contenuto nella struttura stessa del corpo, nelle reazioni riflesse dei vari sistemi. (Dal libro:“Dalla riflessologia alla kinesiologia applicata: Teoria e Pratica” di Orazio Cassiani, Ed. Marrapese. Per info: o.cassiani@libero.it)
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